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domenica 16 novembre 2008

L'artista che uccise il cane

Fu per caso che trovai la notizia.
Stavo cercando informazioni sul lontano 2007 , anno in cui era nato il presidente Goram Assimovic e di cui dovevo occuparmi per organizzare i festeggiamenti del centenario della nascita, quando l’occhio mi cadde sull’articolo di un quotidiano dell’epoca che mi colpì come un pugno in faccia.
Il giornale riportava questa strana storia, datata 27 ottobre 2007.
Un artista messicano aveva legato a un palo un cane randagio e lo aveva lasciato morire di fame e di sete spacciando questa operazione insensata come istallazione.
Anche in quel periodo buio però, c’era chi aveva protestato scandalizzato da tanta crudeltà.
La voce si era sparsa a macchia d’olio tra il numeroso popolo di Internet che a quel tempo era il sistema più veloce per trasmettere informazioni.
Il giornale continuava raccontando di come la sorpresa e il disgusto per un tale gesto avessero innescato un passaparola di mail tali da catapultare la notizia su altri medium del pianeta.
Ma oltre la disapprovazione generale non succedeva nulla.
Come era possibile che un gesto così aberrante potesse addirittura passare per "arte"?
E soprattutto, come punirlo?
L’articolo si fermava lì.
La cosa aveva scatenato la mia curiosità e continuai a spulciare tra le notizie successive.
E fu così che trovai questa.
- l’artista messicano H.G. è stato trovato morto nella sua auto uscita di strada in una curva pericolosa a sud di Los Angeles il 24 dicembre 2007-
Per saperne di più contattai mia madre.
Aveva quasi 90anni e forse poteva ricordare qualcosa.
Mia madre disse che si sarebbe occupata di fare ricerche nella posta della nonna che aveva salvato nel suo pc.
E fu così che seppi com’era andata.
Mia nonna era una persona molto attenta a certi problemi. Se n’era andata a 80 anni ma fino alla fine era stata lucida e attiva. E così mia madre mi comunicò che – sì c’era una mail interessante datata 31 ottobre 2007-
Me la inviò.
Diceva – Nessuna violenza. Chiunque riceve questa mail deve semplicemente pensare intensamente alla crudeltà di quell'uomo. Concentrarsi intensamente sulla giusta punizione. E chiedere giustizia -
Chissà!
Forse era stato un caso o una coincidenza ma l’autore dell’opera d’arte di un cane che muore di stenti era deceduto 3 mesi dopo.
Oggi , nel 2107 l’arte è un’altra cosa. Chiunque abbia desiderio di esprimere la propria creatività può esporre le proprie opere nei centri ForeverArt dove tutti possono ammirarle. Le opere non si possono nè vendere nè comprare.
Nessuno di noi potrebbe nemmeno lontanamente pensare che uccidere un cane in modo tanto vile e crudele possa essere definito "arte".
Lo abbiamo imparato a nostre spese.
Attualmente il pianeta Terra conta 300 milioni di abitanti.
E amiamo gli animali.

giovedì 18 settembre 2008

Rise and Shine Muffins

1 cup -high fiber bran cereal, crushed
1/2 cup -crunchy peanut butter
2/3 cup - skim milk
1 cup - coarsely grated apple
1/2 cup -coarsely grated zucchini
1/2 cup - coarsely grated carrots
2/3 cup - brown sugar
1 teaspoon - maple extract
1 egg
2 egg whites
1+3/4 cups - whole wheat flour
1 tablespoon - baking powder
1 tablespoon - orange peel
2 teaspoon - lite salt

venerdì 29 agosto 2008

l'incipit ...

Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo.A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione.


Douglas Adams - Guida galattica per gli autostoppisti - Mondadori, trad. Laura Serra

martedì 19 agosto 2008

IL RIFIUTO di W.Allen (inizio del racconto) da Pura Anarchia

Quando Boris Ivanovic aprì la lettera e ne lesse il contenuto, lui e sua moglie Anna impallidirono. Il loro figlioletto di tre anni Misha, era stato rifiutato dal miglior asilo di Manhattan.
"Non può essere" disse Boris Ivanovic, affranto.
"No, no.. Ci dev'essere un errore" convenne sua moglie." Dopo tutto, è un bambino intelligente, educato e socievole, con buone capacità verbali, ed è abile con il pongo e i pastelli"
Ma Boris Ivanovic non le dava più retta, assorto nei propri pensieri. Come avrebbe potuto guardare in faccia i colleghi della Bear Stearns ora che il piccolo Misha non era stato ammesso in una materna di prestigio?
Gli pareva di sentire la voce irridente di Siminov:"Tu non capisci, certe cose. Le conoscenze sono importanti. Bisogna ungere le ruote. Sei proprio un sempliciotto, Boris Ivanovic."
"No, no...Non è quello". Boris Ivanovic udì la propria voce che protestava. "Ho foraggiato tutti, dalle insegnanti ai lavavetri, ma il ragazzo non ce l 'ha fatta lo stesso."
"Se l'è cavata al colloquio?"
gli avrebbe chiesto allora Simionov.
"Sì," si sarebbe precipitato a rispondere Boris." A parte qualche difficoltà nell'impilare i mattoncini delle costruzioni".
"Incerto con le costruzioni,"avrebbe replicato Simionov, con la sua aria supponente. "Indice di gravi difficoltà emotive. Chi vuole un mammalucco che non è capace di tirar su un castello?"

desolante...

Samantha apre la finestra.
lo spettacolo è desolante.
l'edificio di fronte è in stile desolante.
un pensionato per vecchi.
come se l'architetto
si fosse divertito a sottolinearne la disperazione.
nella forma di questo complesso silenzioso
finestre vuote con colori anonimi
colonne inutili
e luci sparse
come un cimitero.
desolante
è perfetto per il corpo che marcisce
per il cervello che va in putrefazione.
Samantha
fuma una sigaretta e alza le spalle.
verrà il suo turno?
è solo questione di tempo...

sabato 16 agosto 2008

Scarlett O'Hara

Quando incontra Samantha, Scarlett l'abbraccia forte.
E' un abbraccio coinvolgente, affettuoso, rassicurante.
Dapprincipio la cosa la turbava.
La riteneva forzata.
Forse perchè non era abituata a tanto entusiasmo.
Le appariva come una posa.
Poi col tempo quell'abbraccio è diventato vero.
Ora lo attende con gioia.

Corinne...

Corinne lo guarda mentre lui si sveste per entrare in doccia.

E' di spalle, nudo.

Non prova nulla. Nessun desiderio di toccarlo, accarezzarlo.

Chissà perchè.

Tutto accade anche se non si fa niente per farlo succedere.

domenica 3 agosto 2008

Sarà estate, alla fine

Sarà estate, alla fine
signore con parasoli,
signori a passeggio col bastone
e bambine con bambole

daranno colore al pallido paesaggio
come fosse un bouquet luminoso,
e tuttavia lontano, trasportato nel marmo
si stende oggi il villaggio.

emily dickinson (incompleta)