dei Fratelli Grimm
fiaba da rappresentare a cura di
classi terze
l'insegnante ha letto ad alta voce la fiaba dei fratelli Grimm, poi insieme al gruppo degli alunni (metà classe) si è iniziata la lettura del copione che apportava qualche modifica alla versione originale. Ogni alunno ha scelto un personaggio da recitare utilizzando una maschera predisposta.
martedì 4 marzo 2014
Arlecchino a Venezia
di Lucia Salemi
classi seconde
Dopo la lettura ad alta voce dell'insegnante si sono riconosciute alcune delle più famose maschere regionali presenti nella storia. In seguito ogni alunno ha completato la filastrocca di Rodari "Il vestito di Arlecchino" nella quale ogni maschera citata era da colorare e formava un libretto di otto pagine.
classi seconde
Dopo la lettura ad alta voce dell'insegnante si sono riconosciute alcune delle più famose maschere regionali presenti nella storia. In seguito ogni alunno ha completato la filastrocca di Rodari "Il vestito di Arlecchino" nella quale ogni maschera citata era da colorare e formava un libretto di otto pagine.
letture sul tempo
"Adagio, adagio, adagio dice il bradipo" di Eric Carle e I. Tron
"Non c'è tempo" di Anne Crausaz
classi prime
"Non c'è tempo" di Anne Crausaz
classi prime
Letture sulla neve
Cappuccetto Bianco di Bruno Munari
Era inverno di AOI RUBER-KONO
Poesie di Dicembre di Vivian Lamarque
Neve
classi terze
In queste pagine
assolutamente bianche non si vede nulla, ma si sa che c’è una bambina tutta
vestita di bianco, sperduta nella neve. Si sa che c’è una nonna, una mamma, un
lupo. Si sa che c’è una panchina di pietra nel piccolo giardino coperto dalla
neve, ma non si vede niente, non si vede la cuccia del cane, non si vedono le
aiuole non si vede niente, proprio niente, tutto è coperto dalla neve.
“Mai vista tanta neve”.
“Mai vista tanta neve”.
Era inverno di AOI RUBER-KONO
Poesie di Dicembre di Vivian Lamarque
Neve
classi terze
L'eco
di Alessandro Riccioni
Un albo variopinto e luminoso, che commuove, stupisce e incita la fantasia, e i desideri, a volare liberi e arditi.
Un racconto che trabocca di tenerezza, che non pone limiti all’immaginazione e che, al di là dei significati che possono leggervi gli adulti –magari un po’ malinconici – sicuramente regala un previlegiato punto di vista bambino secondo il quale la magia fa parte della realtà e l’ordinario ha confini labili e valicabili con lo straordinario.
Nato dalla penna di Alessandro Riccioni e illustrato dall’incantevole tavolozza di David Pintor, “L’Eco” si offre ai suoi lettori come un bel viaggio tra le cittadine e le colline toscane e parla loro di desideri del cuore, per una volta non troppo difficili da realizzare.
Un padre e un bambino – ancora assonnato per via di una sveglia troppo mattiniera – pedalano abbracciati fin sulla cima di una ridente e dolce collina, punteggiata di cipressi, campi coltivati, vigne e prati.
Dove vanno così di fretta? Semplice: all’appuntamento con l’Eco!
classe prima
Un albo variopinto e luminoso, che commuove, stupisce e incita la fantasia, e i desideri, a volare liberi e arditi.
Un racconto che trabocca di tenerezza, che non pone limiti all’immaginazione e che, al di là dei significati che possono leggervi gli adulti –magari un po’ malinconici – sicuramente regala un previlegiato punto di vista bambino secondo il quale la magia fa parte della realtà e l’ordinario ha confini labili e valicabili con lo straordinario.
Nato dalla penna di Alessandro Riccioni e illustrato dall’incantevole tavolozza di David Pintor, “L’Eco” si offre ai suoi lettori come un bel viaggio tra le cittadine e le colline toscane e parla loro di desideri del cuore, per una volta non troppo difficili da realizzare.
Un padre e un bambino – ancora assonnato per via di una sveglia troppo mattiniera – pedalano abbracciati fin sulla cima di una ridente e dolce collina, punteggiata di cipressi, campi coltivati, vigne e prati.
Dove vanno così di fretta? Semplice: all’appuntamento con l’Eco!
classe prima
Un pezzetto d'inverno
di Stewart-Riddell
classi prime e seconde
"L'inverno è alle
porte e per Porcospino è il tempo del grande sonno, il
letargo.
Nel salutare l'amico
Coniglio gli chiede di conservare un po' di inverno… Porcospino infatti non ha
mai visto la neve e non sa che cosa sia il freddo…
Coniglio è però molto
smemorato, Porcospino gli lascia un messaggio sull'albero. Riuscirà Coniglio a d
accontentare l'amico dormiglione? Certamente, e così l'amico scoprirà finalmente
com'è l'inverno, lo vedrà, lo toccherà, lo annuserà…"
classi prime e seconde
Era inverno
di AOI RUBER-KONO
classi prime
Un’opera creata per
sottrazione di elementi superflui: il segno grafico rapido ed essenziale, il
testo scarno e sintetico ci proiettano in quella che sembra essere prima di
tutto un’esperienza sensoriale. È L’inverno in persona che ci apre le porte e
pagina dopo pagina ci accoglie nel silenzioso e immenso biancore del cielo
pieno di nuvole, poi in una distesa nevosa gelida e abbagliante. Aoi Huber Kono
ci immerge in un’atmosfera apparentemente immobilizzata nella poesia del
freddo, per poi farci scoprire, con altrettanto stupore, che, sotto sotto,
pullula la vita: chi si nasconde fra gli alberi imbiancati? …non ci resta che
seguire le orme sulla neve…
classi prime
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